Con una staccata al limite alla penultima curva, la leggenda elvetica infila Flückiger e scrive un’altra pagina di storia della Mountain Bike. Medaglia di bronzo per il francese Koretzky
“Mai sottovalutare il cuore di un campione”, recita un vecchio adagio. Una stagione difficile non ha scalfito la classe innata di Nino Schurter. La leggenda elvetica ha scritto sabato 28 agosto in Val di Sole un’altra pagina di storia della Mountain Bike, conquistando il nono titolo mondiale nel Cross Country. Sicuramente quello meno atteso, ma probabilmente per questo il più bello.
Il 35enne elvetico ha infilato il connazionale Mathias Flückiger con una staccata al limite alla penultima curva. Una manovra ardita, degna del miglior Valentino Rossi. Per Flückiger è un’altra medaglia d’argento, dopo quella Olimpica a Tokyo: il 32enne di Ochlenberg mai come stavolta è andato a un soffio dalla tanto agognata maglia iridata, ma è chiaro che dinanzi a un avversario tanto forte e scaltro, il rammarico non può essere poi molto.
Alla Francia la medaglia di bronzo: Victor Koretzky ha confermato di essere il transalpino più in palla raccogliendo il risultato più pesante della carriera. Quarto Vlad Dascalu, il giovanissimo romeno che dopo una brillantissima parentesi fra gli U23 si sta affacciando, sempre di più, nelle posizioni che contano anche fra gli Elite. Quinto il sorprendente tedesco Maximilian Brandl.
Lontani dalle prime posizioni gli italiani: diciassettesimo Gerhard Kerschbaumer, ventitreesimo Nadir Colledani. Dopo la deludente spedizione Olimpica, gli azzurri erano attesi a una prova d’orgoglio, ma evidentemente le gambe non erano quelle dei giorni migliori.