Ogni sport ha la sua gara simbolo. Quella che in caso di vittoria garantisce la gloria sportiva eterna, senza la necessità che ci sia per forza in palio una medaglia Olimpica o Mondiale.
In questo caso, la Black Snake mette in palio anche la maglia iridata dei Campionati del Mondo di Val di Sole 2021 (25-29 agosto). Una circostanza che aggiunge ulteriore pathos a una gara unica nel suo genere. Perché se la Streif di Kitzbuhel è la signora dello sci alpino, la Black Snake è la regina del Downhill mondiale.
La Black Snake ha compiuto nel 2018 i suoi primi vent’anni di vita, ma il fascino resta immutato. Per gli specialisti del DH, la Black Snake è amore e odio, una sfida contro le leggi della fisica e della forza di gravità. Un ‘mostro’ in grado di presentare un conto salato alla minima sbavatura.
Non fa eccezione la giornata conclusiva dei Mondiali solandri, domenica 29 agosto, con la Black Snake teatro della gara più importante della stagione. Da Loic Bruni a Greg Minnaar, da Loris Vergier e Myriam Nicole agli ultimi due vincitori, Laurie Greenland e Marine Cabirou, la Val di Sole freme per i suoi idoli; fra loro anche la trentina Eleonora Farina che ambisce a una medaglia che potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione di una grande carriera.
I numeri (540 m. di dislivello per 2400 m. di lunghezza, pendenza media 22%, massima 40%) non rendono giustizia alla difficoltà del tracciato. The Hell-Nomen Omen, Red Bull Section, Val di Sole Jump sono nomi che fanno già parte della storia del DH mondiale. Nel 2018 ha inoltre debuttato una sezione di grandi salti naturali che termina con il Trentino Jump. Invariato il muro finale The Hell che conduce al Pippo Jump, un salto di oltre 20 metri che proietta gli atleti sull’arrivo.
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