In un weekend baciato dal sole, la vallata trentina ha chiarito a tutti il perché della definizione “Bikeland”: una terra vocata alla bicicletta che ha in Daolasa la sua punta di diamante, capace di offrire tracciati per il Cross Country, il Downhill e il Four Cross, universalmente riconosciuti come tra i più belli e tecnicamente entusiasmanti dell’intero circuito iridato.
Ma si sa, come in ogni cosa a fare la differenza sono i numeri, e quelli dell’edizione 2018 sono soddisfacenti: 20mila spettatori, 800 atleti e ben 400 volontari, il vero cuore pulsante dell’organizzazione.
“Il bilancio che esce da questo lungo weekend di Coppa del Mondo è sicuramente positivo - commenta il presidente dell’APT Val di Sole e della Grandi Eventi Luciano Rizzi -. Da numerosi addetti ai lavori e dagli atleti ci sono arrivati solo complimenti e questa, sicuramente, è una delle cose che più ci soddisfano. Ho visto tanta gente felice di essere qui in Val di Sole a godersi tre giorni di sport e natura. Questa edizione non è però un punto di arrivo, ma un’importante tappa di passaggio che ci deve spingere a crescere ancor di più in futuro. La candidatura per far tornare anche l’anno prossimo in agosto l’intero circuito della Coppa del Mondo è già stata inoltrata e in alcuni tavoli di lavoro organizzati con il presidente di Federazione Di Rocco e con i CT Davide Cassani e Mirko Celestino si è parlato anche della possibilità che la Val di Sole ospiti in futuro un centro federale per l’intero ciclismo italiano. Chiudo ringraziando gli sponsor e tutti coloro che si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento, senza dimenticare le centinaia di volontari che si danno da fare per aiutarci nel tenere alto in tutto il mondo il nome della Val di Sole.”
E proprio il mondo dei volontari è ancora una volta il vero motore del grande successo della Coppa del Mondo targata Val di Sole. Una marea di persone che di propria iniziativa si è adoperata per aiutare gli organizzatori a raggiungere i propri obiettivi. E il bello è che, oltre a tanta gente del posto, molti volontari sono venuti in Trentino anche da fuori regione. Consueta la presenza, come da 10 anni a questa parte, di volontari lombardi e piemontesi, ma non sono nemmeno mancati aiutanti provenienti dal centro-sud Italia, come dallaToscana o dalla lontana Campania. Il record però spetta a una coppia di giovani ragazzi provenienti dall’Australia: Troy e Bettany che, da grandi appassionati di MTB, non hanno voluto mancare all’appuntamento solandro durante le loro vacanze italiane.
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Comunicato stampa