La lunga giornata della Mercedes-Benz UCI MTB World Cup in Val di Sole dedicata alla discesa è iniziata alla mattina con le due gare Junior. Tra le ragazze domina l’austriaca Valentina Holl chiudendo con oltre 17 secondi di vantaggio sulla statunitense Anna Newkirk che precede di un paio di decimi la norvegese Mille Johnset, confermando le posizioni della seeding run di venerdì 6 luglio.
In campo maschile il francese Thibaut Daprela ripete il primo posto della qualifica vincendo anche la finale, l’italiano Giacomo Masiero fa sognare nei primi due split ma cede nella seconda parte di gara classificandosi settimo. Il podio è completato dal britannico Henry Kerr e dall’australiano Patrick Butler. Gli altri italiani Hannes Alber e Stefano Introzzi finiscono rispettivamente 11° e 14°.
Alle 12:30 arriva il momento del primo grande appuntamento della giornata a sola pendenza negativa. La pattuglia azzurra si è comportata benissimo con il 5° posto dell’altoatesina Veronika Widmann (4:35:824), seguita da Eleonora Farina e Alia Marcellini rispettivamente ottava e undicesima. La competizione si è accesa con le discese delle prime sei classificate in qualifica. Il mito della discesa Rachel Atherton faceva segnare i migliori crono nei primi quattro split cedendo solo nell’ultimissima parte del tracciato, concludendo con 4:26:547. Il suo tempo è stato battuto dalla connazionale Tahnée Seagrave, la penultima a scendere e la naturale favorita dopo il forfait di Myriam Nicole: ha vinto in Val di Sole per il secondo anno di fila, con un tempo di 4:26:424. La britannica era distaccata di poco più di un secondo e mezzo all’ultimo intertempo recuperando e sopravanzando la connazionale negli ultimi 30 secondi di gara! Il podio è stato completato dalla sorpresa delle qualifiche, la campionessa europea Monika Hrastnik distaccata di 1:605 dalla vetta. La classifica di Coppa vede Atherton e Seagrave prima e seconda rispettivamente con 776 e 676 punti dopo aver sopravanzato la precedente leader Nicole ferma a 610.
Alle 13:30 scatta la gara Elite Men con l’italiano Loris Revelli che per primo aggredisce la Black Snake della Val di Sole (34° assoluto, il nostro migliore portacolori davanti a Johannes Von Klebelsberg, 38°). Le condizioni dello sfidante tracciato sono completamente diverse dal giorno precedente, asciugandosi con il passaggio dei 66 atleti al via. Come l’anno passato, la gara si è animata con la run del britannico Adam Brayton, di nuovo autore di un ottimo crono che lo manterrà a lungo sulla hot seat (3:43:199, 13° assoluto). Sarà battuto dalle discese di altre due sorprese di giornata, i francesi Baptiste Pierron e Benoit Coulanges (rispettivamente 12° e 11° alla fine).
Da questo momento in poi la gara si infiamma con le discese del britannico Reece Wilson e del francese Thomas Estaque, il primo a scendere sotto il muro dei 3 minuti e 40 secondi (3:39:54). Grandi interpreti della Downhill moderna non riuscivano a fare meglio di lui, come il dolorante Aaron Gwin, Finn Iles, Brook MacDonald e Troy Brosnan (rispettivamente 31°, 8°, 9° e 6°). Il campione del mondo 2017 Loic Bruni sembrava l’unico a poter battere Estaque ma una caduta lo poneva fuori dai giochi (sarà 28° alla fine). Le discese degli ultimi cinque atleti portavano l’adrenalina a mille.
L’ottimo tempo della sorpresa Estaque sarà battuto prima dal britannico Laurie Greenland, già medaglia d’argento ai Mondiali della Val di Sole 2016 (3:37:312). Il transalpino Loris Vergier purtroppo cadeva nella prima parte chiudendo attardato (45°), poi l’altro britannico Danny Hart, oro in Val di Sole nel 2016, faceva segnare i migliori riferimenti nei primi tre split cedendo però nel finale, a poco più di un decimo dal connazionale. Mancava solo il leader di Coppa, il francese Amaury Pierron che, con una run in crescendo (fino al terzo intertempo era dietro a Greenland), confermava di essere passato definitivamente dal ruolo di sorpresa – exploit sulla Black Snake nel 2017 con il secondo gradino del podio – a quello di protagonista assoluto, vincendo con questa la terza gara di fila, con l’eccellente crono di 3:36:788. In Coppa allunga a 753 punti, segue Greenland (491) che scavalca Brosnan e Gwin (488 e 481), quinto è Danny Hart (451).
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