Comunicati stampa Bikeland

Epic Tour della Grande Guerra

18 agosto 2020 - 09:14

Uno spettacolo tutto da conquistare fra storia e natura. Un itinerario impegnativo ed emozionante fra i luoghi della Prima Guerra Mondiale, con oltre 2.400 metri di dislivello

Il massimo dell’esperienza su due ruote in Val di Sole si chiama Epic Tour Grande Guerra, e l’aggettivo Epic non è usato a sproposito. L’Epic Tour è un vero e proprio viaggio di una giornata fra i due versanti del Passo del Tonale fino a sfociare nella Val di Peio: nel mezzo, paesaggi pittoreschi e pendenze impegnative per conquistare la discesa, e tutta la bellezza di alcuni dei panorami più affascinanti e incontaminati della Val di Sole.

Questo tour non coniuga però soltanto sport e natura: è possibile rivivere una parte di storia del nostro Paese attraverso i resti delle trincee della Prima Guerra Mondiale.

Partenza da Ossana (979 m. s.l.m.), 59 Km di sentiero per un dislivello positivo di 2431 m. Si sale fino a quota 2611 m., dove l’aria è pesante e la preparazione diventa un requisito fondamentale per portare a termine un tracciato che si snoda sulle tracce della ‘Grande Guerra’. L’Epic Tour è una sfida per ciclisti allenati, affrontabile anche con l’ausilio della pedalata assistita: consigliato l’utilizzo di biciclette Full-Suspension e geometrie All-Mountain/Enduro, soprattutto per affrontare l’ultima parte della discesa verso il Lago di Pian Palù.

Da Ossana si imbocca la strada forestale che porta a Vermiglio e si arrampica al Passo del Tonale (1850 m. s.l.m.). Giunti al valico, si transita nei pressi del sacrario militare al confine fra il Trentino e la Lombardia.

A metà della discesa sul versante di Ponte di Legno, si imbocca la ‘Tonalina’, una strada forestale che si ricollega alla Valle di Viso, fino al celebre borgo di Case di Viso. Una passeggiata fra le sue celebri costruzioni in pietra è un’esperienza che riporta indietro nel tempo, assieme al profumo dei formaggi locali, una vera e propria eccellenza del territorio.

Oltrepassata Case di Viso, si inizia a salire verso il Rifugio Bozzi e la Forcellina del Montozzo. Da quota 1765 si sale ai 2611 m. s.l.m, il punto più alto del tour. La strada guarda al cielo attraverso stretti tornanti e pendenze impegnative. La salita si fa sentire, ma il panorama circostante ripaga con una vista mozzafiato sull’Ortles Cevedale e sulla Valle di Viso.

Poco prima di arrivare in cima si incontra il Rifugio Bozzi (2468 m.), dove è possibile sostare e assaporare un buon piatto della casa. Inoltre, presso il rifugio, è possibile visitare i primi resti della Grande Guerra, fra trincee e musei aperti al pubblico. Una prima lezione di storia contemporanea a cielo aperto. Non sarà l’ultima.

Dal rifugio si scorge la Forcellina del Montozzo. Sembra vicina, ma per arrivarci è necessario coprire altri 200 m. di dislivello in poco meno di un chilometro con una pendenza media superiore al 20%. Per affrontare l’ultimo tratto è consigliato un po’ di portage, ma non sarà, ancora una volta, un sacrificio vano.

Dalla vetta ci si tuffa in un altro mondo. Cambia lo scenario. La vista si apre sulle cime dell’Ortles e sulla Val di Peio. Una vallata che sembra non avere fine. Nelle vicinanze i resti delle trincee che hanno ospitato i soldati italiani nella guerra di liberazione contro l’esercito Asburgico.

A quel punto inizia la discesa: il sentiero non è tecnicamente esigente, ma i rider più esperti sono sempre in grado di trovare una deviazione, un salto, un passaggio naturale per mettersi alla prova. Una volta terminata la vallata, inizia a scorgersi il Lago di Pian Palù. Iniziano le rocce, il sentiero diventa stretto e tecnico. Le pendenze aumentano.

Dopo l’attraversamento di un corso d’acqua, il sentiero si inserisce all’interno del bosco. Nonostante la presenza delle radici, il tracciato non è eccessivamente tecnico. A quel punto si arriva sulle sponde lago che raccoglie le acque dei ghiacciai circostanti. Una pausa è d’obbligo, prima di riprendere il sentiero o in alternativa la strada forestale verso Peio Fonti.

Da Pejo si scende ancora verso Cogolo di Peio per arrivare all’imbocco della Ciclabile del Noce che conduce comodamente verso il punto di partenza dell’itinerario ad Ossana.

CARATTERISTICHE DEL TOUR

  • Lunghezza: 59 Km
  • Durata: circa 8 ore
  • Dislivello positivo: 2431 m.
  • Dislivello negativo: 2434 m.
  • Difficoltà: S4 – Difficile

COME ARRIVARE

Da Bergamo/Brescia seguire la SS42 del Passo del Tonale. Da Bologna/Verona e dal Brennero seguire la A22 del Brennero fino all’uscita Trento Nord per chi proviene da sud e uscita San Michele all’Adige per chi proviene da nord. Proseguire in direzione Cles, Val di Non, lungo la SS43 e, superato Cles, imboccare la SS42 in direzione Passo del Tonale.

MEZZI PUBBLICI

Possibilità di arrivare fino al Passo del Tonale tramite bici bus attrezzato con carrello 22 bici.

DOVE PARCHEGGIARE

Parcheggio degli autobus a Fucine di Ossana.

COORDINATE

DD 46.310311, 10.730137

DMS 46°18'37.1"N 10°43'48.5"E

UTM 32T 633216 5129980

ALTRE INFORMAZIONI

Se si intende affrontare il percorso dopo il 20 settembre, il Rifugio Bozzi è chiuso. Si consiglia l’organizzazione con pranzo al sacco.

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